Iniziamo subito col dire che l’impianto di depurazione a fanghi attivi e la fossa settica hanno un obiettivo comune: il trattamento delle acque reflue in abitazioni isolate e non collegate alla rete fognaria. Nonostante lo scopo sia lo stesso, presentano comunque delle rilevanti differenze.
Approfondiamo i due metodi e scopriamo quali sono le principali differenze tra i depuratori a fanghi attivi – rinomati anche ad ossidazione totale – e le fosse settiche. Per comprendere appieno le loro diversità, prima è necessario focalizzarci sulle caratteristiche e sul funzionamento di questi sistemi.
Non aspettiamo ulteriormente, iniziamo subito!
Fossa settica: definizione
La fossa settica è, in sostanza, una vasca generalmente sotterrata e suddivisa in più scomparti.
Le acque reflue penetrano attraverso le estremità della fossa settica e, grazie al processo di gravità, vengono scisse in sostanze leggere – schiume e grassi – o solide, come i grassi.
L’acqua di scarico restante, fluisce dalla fossa per via della condotta di uscita e successivamente si immette in un sistema di subirrigazione o fitodepurazione. Senza questi sistemi, l’acqua non si potrebbe immettere direttamente nel terreno o in un corpo idrico perché ancora contenente materiali inquinanti.
Per perfezionare la rendita degli impianti di fitodepurazione e subirrigazione l’acqua derivante dalle fosse settiche – ma anche dalle fosse Imhoff – è condotta nelle tubazioni disperdenti per mezzo di uno o più pozzetti di cacciata. Questi, con dei flussi intermittenti, permettono di conservare le condotte liberi dai detriti e di spingersi fino alle estremità dei tubi drenanti.
Impianto di depurazione a fanghi attivi: come funziona?
Benché il compito finale della fossa settica, sia il medesimo dell’impianto di depurazione a fanghi attivi, il sistema di lavorazione e l’efficienza sono differenti.
L’apparato di trattamento delle acque reflue ad ossidazione totale separa sia i fanghi che le schiume, ma non solo. Infatti, per opera di un sistema di insufflaggio di aria, si ventila la camera di trattamento.
Questa fase favorisce lo sviluppo di batteri aerobi adatti a formare una massa fangosa con il proposito di agevolare la decomposizione delle sostanze organiche nocive presenti nelle acque reflue. Al termine del processo, l’acqua chiarificata può essere subito rilasciata nel corpo idrico o nel suolo. Ciò è possibile perché questo tipo di trattamento permette la rielaborazione delle acque di scarico nei limiti previsti dalla legge.
Differenze fondamentali tra fossa settica e impianto di depurazione a fanghi attivi
In termini di obiettivi finali raggiungibili, la differenza tra impianti di depurazione a fanghi attivi e fosse settiche, è il grado di decontaminazione della acque reflue. Infatti, i primi lo garantiscono efficacemente. Dunque, le acque purificate con un depuratore possono essere scaricate direttamente nell’ambiente, mentre quelle trattate con fossa settica hanno bisogno di unseguente filtraggio.
Oltre allo standard di purificazione delle acque di scarico, ci sono altre disuguaglianze:
- I depuratori richiedono l’uso dell’energia elettrica – anche se in quantità limitata – per avviare le pompe che occorrono per ventilare l’aria all’interno della camera di trattamento.
- Le fosse settiche fungono anche senza alimentazione elettrica e vanno scaricate con una certa frequenza, generalmente ogni 6 mesi.
- Gli impianti di depurazione hanno dimensioni più ridotte e compatte, occupando così meno spazio.
- Al contrario, la fossa settica necessita di spazi e ambienti più grandi, poiché bisogna implementare anche i sistemi di subirrigazione e fitodepurazione.
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