Negli ultimi tempi, l’efficienza delle fognature domestiche, dedicate alla raccolta dei liquami della cucina, ha visto un notevole miglioramento. Come? Grazie al cosiddetto degrassatore da cucina, emerso sul mercato come un valido alleato nella gestione dell’acqua oleosa. Ma di cosa si tratta esattamente?
Il degrassatore non è altro che un separatore di grassi che sfrutta il principio di gravità e la differenza di densità: le sostanze pesanti si depositano sul fondo, mentre quelle leggere, come grassi e oli, galleggiano in superficie. La sua funzione principale è dunque prevenire l’intasamento delle tubature, separando l’acqua dai grassi presenti nei detersivi e nei rifiuti alimentari scaricati negli scarichi domestici.
Cerchiamo di scendere nei dettagli di questo dispositivo, analizzando il suo funzionamento e le diverse tipologie esistenti.
Degrassatore da cucina: caratteristiche e funzionamento
La degrassatura, in sostanza, rappresenta un trattamento preliminare fisico per eliminare oli, schiume, grassi e sostanze con peso specifico inferiore al liquame. Grassi e oli, ad esempio, vengono generati dalle attività domestiche quotidiane e dall’uso di prodotti come burro, oli vegetali, scarti di carne e vegetali. Questi, poiché sono insolubili in acqua e hanno bassa densità, combinandosi con la maggior parte dei detersivi possono provocare la formazione di schiume stabili di materiale galleggiante, spesso causa di danni.
In questo senso, assume quindi cruciale importanza l’azione del degrassatore, una vasca in cui avviene la separazione – come anticipato – per risalita o flottazione delle sostanze con peso specifico inferiore a quello dell’acqua. La riduzione della velocità del fluido facilita così la sedimentazione di una parte dei solidi sospesi, depositandosi sul fondo della vasca.
Durante il processo, la temperatura ricopre un ruolo rilevante, influenzando il funzionamento del tutto. Del resto, la separazione diventa efficace solamente se la temperatura stessa non supera il punto di fusione dei grassi, fissato intorno a 20°C. In particolare, il pozzetto degrassatore è parte integrante di un sistema di depurazione che accoglie gli scarichi delle acque grigie, derivanti da cucine, lavanderie, docce e servizi.
Occhio sempre alla corretta manutenzione e pulizia del degrassatore da cucina, fondamentale per garantire la sua efficienza e sicurezza nel tempo. Essa va effettuata attraverso appositi svuotamenti periodici, di solito con cadenza di 1-2 volte l’anno in base alle necessità. Periodo nel quale ci si dovrebbe sempre impegnare a non scaricare nel dispositivo sostanze difficilmente digeribili nelle tubazioni. Tra le tante l’olio esausto per la frittura, da portare invece nelle isole ecologiche di riferimento, e non da scaricare nei lavabi o nei water di casa. Meglio anche optare per dei detergenti biodegradabili, così da non sovraccaricare l’impianto.
Scelta e costi dei degrassatori: guida alla scelta
I degrassatori, o separatori di grassi, offrono diverse opzioni in termini di installazione, distinguendosi tra soluzioni interrate e fuori terra, sia a pavimento che sottolavello. L’installazione interrata, comunemente preferita, consente di posizionare un pozzetto degrassatore di dimensioni considerevoli, sfruttando spazi ampi. In mancanza di aree esterne a disposizione, è possibile optare per soluzioni esterne, collocate in cavedi, sottoscala, magazzini o altre locazioni, sia di grandi che di piccole dimensioni.
Una terza opzione da considerare è il degrassatore Imhoff, un dispositivo impiegato nel trattamento dei liquami in piccoli o medi impianti di depurazione, ideale per servire insediamenti non coperti dalla rete fognaria. Il funzionamento di queste soluzioni è uniforme, richiedendo una manutenzione periodica. I degrassatori di maggiori dimensioni necessitano di pulizie meno frequenti, ma si consiglia comunque una pulizia annuale.
Per quanto riguarda i costi dei degrassatori, è essenziale tenere presente la diversità delle soluzioni disponibili, adatte a una vasta gamma di esigenze di spesa. Consultare un esperto è fondamentale per individuare la tipologia di prodotto più adatta alle proprie necessità. Il degrassatore si rivela sempre più cruciale per prevenire l’indurimento delle parti grasse nel tempo, riducendo i rischi di intasamento delle tubature. Investire in questa soluzione significa quindi dire addio a spiacevoli inconvenienti e assicurarsi una gestione efficiente dei rifiuti.
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