L’ambiente che ci circonda ha sempre più bisogno di essere protetto e salvaguardato. Come possiamo farlo? Attraverso dei piccoli gesti quotidiani di educazione civica, ma anche adottando dei dispositivi appositi che possano aiutare in questo. Un esempio potrebbe essere l’utilizzo del disoleatore. Come suggerisce il nome, questo macchinario separa l’acqua e l’olio dalla condensa del compressore per evitare che quest’ultima entri nelle acque reflue.
Più la condensa viene pulita prima che raggiunga le acque sotterranee, meglio è per l’ecosistema e per il pianeta.
Ma come funziona nello specifico un disoleatore? In quali circostanze si può usare? E ancora, quali sono i suoi vantaggi principali?
Scopriamo insieme tutte le curiosità e diamo una risposta a queste domande.
Cos’è un disoleatore
Il disoleatore è un serbatoio, di solito di forma cilindrica, che contiene al suo interno una serie di deflettori o schermi che intrappolano l’olio quando il refrigerante vi scorre attraverso.
L’olio cade poi sul fondo del serbatoio separatore, dove si raccoglie e viene restituito al compressore.
I disoleatori saranno sempre situati tra la linea di scarico, ad alta pressione, del compressore e il condensatore. Questo dispositivo mantiene intatti il compressore e le sue parti oliate e impedisce che questo olio scorra attraverso il resto del sistema, danneggiando altre parti.
Funzioni principali
Il disoleatore è un pezzo di equipaggiamento ideato per separare olio e acqua attraverso l’impiego di vari filtri. Per dirla semplicemente, durante il trattamento dell’aria compressa, il disoleatore ha la funzione di lubrificare il compressore e separare la componente oleosa dalla parte acquosa, prima di introdurre quest’ultima in un corpo idrico naturale o procedere al trattamento delle acque reflue.
Altre funzioni possono essere:
- Depurazione nei sistemi di sollevamento e nelle fasi di trattamento biologico aerobico.
- Gestione anaerobica dei fanghi, poiché gli oli e i grassi, soprattutto se non sono biodegradabili, rimangono accumulati nei digestori inibendo le reazioni biologiche.
Oli e grassi, inoltre, sono presenti in molte acque reflue derivate da processi industriali e soprattutto in acque reflue di utenti privati, per questo i disoleatori sono utilizzati in una vasta gamma di industrie, tra cui quella mineraria, edilizia e alimentare.
Le due tipologie di disoleatore
Parlando di praticità, si possono distinguere due tipologie di disoleatore:
- Separatori statici a gravità o pressione atmosferica, che lavorano senza l’ausilio di macchinari in movimento o la necessità di prodotti chimici.
- Separatori d’olio a coalescenza, migliorano la capacità di disgregazione degli oli di separazione grazie all’intervento di un pacco lamellare che, dilatando lo spazio esistente di flottazione, facilita il raggruppamento delle particelle più leggere e ne facilita la risalita.
Entrambi i disoleatori svolgono comunque il medesimo compito. Il secondo sistema, però, quello a coalescenza, ha un surplus perché è dotato, oltre al filtro di coalescenza, di un sistema di chiusura automatica per oli.
In aggiunta, consente di raggiungere risultati di disunione nettamente migliori: il 97% del materiale viene depurato, continuando comunque a rispettare la Normativa Europea 858/1 che lo regola.
Vantaggi del disoleatore
Come accennato nell’introduzione di questo articolo, separare l’olio dall’acqua è un lavoro fondamentale.
Basti vedere come una goccia d’olio si diffonde rapidamente su una vasta area d’acqua. Infatti, secondo alcuni studi scientifici, un litro di olio motore può arrivare ad inquinare un milione di litri di acque sotterranee, così come una chiazza d’olio può impedire all’ossigeno di raggiungere le piante e gli animali.
Un’altra ragione, più burocratica, per cui il condensato contenete olio per compressori deve essere trattato è che è richiesto dalla legge vigente in molti luoghi.
Sono, infatti, in aumento i paesi e le giurisdizioni che stanno approvando regolamenti ambientali atti a proibire lo scarico di acque contenenti petrolio. Nel caso in cui non si rispettassero le regole, si incorre in severe sanzioni.
I separatori olio-acqua possono rimuovere circa il 99,5% dell’olio introdotto o iniettato per compressione nell’ambiente.
Ma ci sono anche alcuni vantaggi tecnici:
- Il disoleatore prolunga la durata di vita dell’attrezzatura completa. Prevenire è meglio che curare e in caso di guasto la riparazione sarà più economica ed efficiente.
- L’installazione di un disoleatore non richiede grandi spazi.
Il costo medio dei disoleatori
La parte che sicuramente fa un po’ più paura a chi volesse dotarsi di un disoleatore è quella relativa ai costi.
Ma niente paura, è più economico di quanto si possa pensare.
Ovviamente, i prezzi differiscono in base alla tipologia di disoleatore scelto, tenendo presente che quello a coalescenza, presentando più efficienza e complessità, ha un prezzo più alto rispetto a quello tradizionale.
C’è da tenere in considerazione che l’acquisto di un disoleatore è un investimento che perdura negli anni e che con il passare del tempo verrà ammortizzato.
I prezzi dei disoleatori di piccole dimensioni, adatti per un impiego singolo, si aggirano intorno ai 100 euro, mente un disoleatore avanzato può arrivare a costare anche 1.400/1.500 euro.
La cosa più importante è che ogni disoleatore sia sempre garantito in termini di norme, sicurezza ed efficienza.
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