Ebbene sì, l’acqua piovana non è tutta uguale. Per aiutarci a capire meglio le loro peculiarità oggi parleremo dell’impianto di trattamento acque di prima pioggia. Innanzitutto, distinguiamo tra due tipi di piogge, a seconda dei tempi di caduta differenti: la prima pioggia e la seconda. Concentriamoci sulla prima tipologia.
L’acqua di prima pioggia è costituita dalla quantità di acqua piovana raccolta nei primi 15 minuti di un evento atmosferico e per un massimo di 5 mm di superficie. Le acque di prima pioggia possono avere un impatto negativo sull’ambiente perché trascinano gli elementi inquinanti che si sono depositati sull’asfalto, come sabbie, olii, grassi.
Per cui, prima di essere rilasciate nel terreno o in un corso d’acqua, vanno intercettate, trattate e depurate con l’apposito impianto di trattamento acque di prima pioggia costituiti da vasche prefabbricate adibite a raccoglitori temporanei.
Dopo solo 48 ore dal termine dell’evento atmosferico, attraverso un’elettropompa di sollevamento e al successivo trattamento con un disoleatore statico, possono essere rilasciate.
Approfondiamo l’argomento e vediamo nel dettaglio quanti tipi di impianti esistono e il loro conseguente funzionamento.
Non perdiamo altro tempo, iniziamo subito!
Funzionamento degli impianti di prima pioggia
Come accennato, il funzionamento degli impianti di prima pioggia hanno come obiettivo finale quello di ridurre l’inquinamento verso i corpi idrici superficiali e di attenuare i picchi di piena provocati dalle piogge.
Gli impianti di trattamento di prima pioggia conducono l’acqua verso vasche di accumulo attraverso un pozzetto scolmatore o by pass. In questo modo, le prime piogge si separano dalle seconde, più pulite e incontaminate. La divisione delle due acque è, inoltre, garantita da una valvola anti-reflusso a galleggiante in acciaio inox installata all’ingresso della vasca di accumulo.
Nella pratica parliamo di vasche prefabbricate in cemento armato, in cui avviene la deposizione delle sabbie e dei fanghi.
Solo dopo 48-72 o addirittura 96 ore, tramite una elettropompa sommersa a portata costante, si avvia un processo di trattamento di disoleazione dei prodotti chimici .
In Italia sono state varate severe normative riguardanti le modalità di trattamento delle acque di prima pioggia. Già in fase progettuale è obbligatorio adottare un impianto di trattamento delle acque conforme alle normative, in modo da garantire la prevenzione dell’inquinamento del suolo e delle acque.
Il Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152, intitolato “Testo unico sulle acque” recante “Norme in materia ambientale”, pubblicato nella G.U. n. 88 del 14/04/2006, regola i processi di sedimentazione.
Impianto di trattamento acque di prima pioggia continuo
L’impianto di prima pioggia continuo prevede il trattamento delle acque in modo ininterrotto, ciò significa che l’installazione deve trattare costantemente e totalmente le acque raccolte dalla superficie dei cantieri interessati.
La necessità di un impianto di trattamento acque di prima pioggia si rileva quando le acque reflue prodotte dall’evento meteorico continuano ad avere caratteristiche chimiche non conformi allo scarico.
Il dimensionamento deve prevedere la capacità di trattamento dell’evento meteorologico e la densità massima di pioggia, in relazione alla superficie scolante.
Gli impianti di prima pioggia hanno un limitato contenimento delle acque in entrata e un sistema di defangamento e disoleazione più ampio per consentire il trattamento continuo.
Impianto di trattamento acque di prima pioggia discontinuo
Il trattamento acque di prima pioggia discontinuo è l’impianto di depurazione più utilizzato. L’acqua raccolta, immessa in una vasca di accumulo, è poi restituita all’impianto di prima pioggia.
Questi impianti sono dotati di uno sfioratore che, all’inizio dell’evento atmosferico, raccoglie l’acqua di prima pioggia per trattarla e la successiva acqua prodotta, la seconda pioggia, è inviata direttamente allo scarico.
L’acqua da trattare viene raccolta nel bacino di accumulo e viene inviata ad un sistema che chiarifica ed elimina i fanghi, poi il sistema elimina gli oli. L’acqua così trattata è conforme allo scarico.
Questa sequenza, come richiesto dai vari decreti nazionali e regionali, avviene ogni 48 ore.
L’impianto di trattamento acque di prima pioggia ad alto inquinamento
L’impianto di trattamento acque di prima pioggia ad alto inquinamento è utilizzato quando le acque hanno un alto grado di inquinamento. Queste acque se inviate ad un impianto di prima pioggia non rispettano i limiti delle attuali normative per lo scarico in fogna devono essere trattate con sistemi di depurazione avanzati.
Le acque di prima pioggia sono raccolte e stoccate in un bacino di contenimento per poi essere restituite ad un impianto di trattamento delle acque con reazioni chimico-fisiche.
Il trattamento consiste nel frazionare un reagente chimico, con funzioni assorbenti e agglomeranti, permettendo all’acqua di schiarirsi in un decanter e di essere inviata allo scarico in conformità.
I sistemi di prima pioggia possono essere completati da sistemi di filtrazione al quarzo e assorbenti.
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